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I cateteri urinari sono dispositivi che servono a svuotare la vescica quando la minzione non può avvenire in modo autonomo. Il catetere urinario è costituito da un tubicino flessibile e sottile realizzato in silicone, poliuretano o lattice da inserire nella vescica attraverso l'uretra, il dotto che permette l'espulsione dell'urina, oppure attraverso un foro praticato nell'addome . Nel primo caso si parla di catetere vescicale uretrale, nel secondo di catetere vescicale sovrapubico. Caratteristiche e impieghi dei cateteri urinari. Il catetere vescicale uretrale può essere a intermittenza o a dimora. Il tipo a intermittenza è un dispositivo monouso da rimuovere subito dopo l'uso. È uno strumento molto utile per praticare l'autocateterismo. Sotto la guida di un infermiere professionale, il paziente impara a svuotare la vescica da solo, dalle 4 alle 6 volte al giorno secondo le proprie necessità. Per agevolarne l'inserimento nell'uretra e ridurre il fastidio della rimozione, il tubicino del catetere viene cosparso di gel lubrificante e anestetico. Il corretto posizionamento del catetere viene segnalato dall'immediata fuoriuscita dell'urina, per cui se il paziente non ha a disposizione il bagno, il catetere andrà preventivamente collegato ad una sacca di raccolta, da svuotare in seguito. Per assicurarsi di aver svuotato completamente la vescica, basterà cambiare posizione e ruotare il catetere con delicatezza prima di rimuoverlo. Il catetere uretrale a intermittenza è utile per risolvere situazioni transitorie come l'ostruzione temporanea dell'uretra, nel pre o post operatorio di interventi chirurgici agli organi pelvici, in caso di difficoltà momentanea a deambulare. Il catetere uretrale a dimora serve, invece, a risolvere situazioni stabili che possono perdurare per lunghi periodi. È il caso dei pazienti infermi o anziani costretti a letto oppure in presenza di incontinenza urinaria, dovuta a fattori muscolari o neurologici che impediscono il controllo volontario della minzione. Questo tipo di catetere, detto di tipo Foley o catetere a palloncino, può rimanere in sede anche per qualche mese, ma non può essere inserito dal paziente, perché richiede l'intervento del medico. Presenta ad un'estremità un palloncino, mentre l'altra si biforca in due aperture, una per la fuoriuscita dell'urina, l'altra per gonfiare il palloncino all'interno della vescica ed evitare che il catetere si sfili in modo accidentale. Il palloncino viene gonfiato con una soluzione fisiologica dopo l'inserimento del catetere nell'uretra. L'apertura per il drenaggio dell'urina viene collegata ad una sacca di raccolta fissata alla gamba del paziente. Alcuni modelli sono provvisti di valvola regolatrice per svuotare la vescica solo al momento del bisogno. Il catetere vescicale sovrapubico è un dispositivo a dimora di tipo Foley che viene inserito nella vescica tramite un foro praticato chirurgicamente nell'addome al di sopra del pube in anestesia generale o locale. Rischi del cateterismo. L'uso del catetere vescicale può essere rischioso per la salute. Il rischio maggiore è quello di contrarre infezioni alle vie urinarie dovute ai batteri patogeni e che si manifestano con dolore, urina torbida, cattivo odore, malessere generale. L'aumento della temperatura corporea può indicare che l'infezione si è estesa ai reni. I rischi del cateterismo si evidenziano maggiormente con l'uso del catetere a dimora, che sebbene non richieda l'uso del bagno ed elimini il fastidio di continui inserimenti e rimozioni, espone più frequentemente alle infezioni. Oltre alle infezioni batteriche, risolvibili con cure antibiotiche se somministrate tempestivamente, l'uso dei cateteri urinari può produrre anche altri inconvenienti, quali spasmi alla vescica, lesioni vescicali e uretrali, perdite di urina, restringimento dell'uretra e calcoli alla vescica. Per queste ragioni, l'uso dei cateteri urinari è consigliabile solo se i trattamenti alternativi non sono risultati efficaci.
